Bitcoin e criptovalute. Si può veramente diventare ricchi?
Si parla tantissimo, in questo periodo, di una forma di investimento digitale, completamente estranea al contesto e alla regolamentazione delle banche moderne. I bitcoin, ormai, occupano da tempo le colonne dei quotidiani, ma questa moneta virtuale è solo la più famosa delle oltre 4.000 criptovalute esistenti al mondo.
I bitcoin e le altre criptovalute: come si muove il mondo delle monete digitali?
La maggior parte di queste viene definita, in maniera gergale, shitcoin, a causa del loro scarsissimo valore commerciale. Chi decide di investire in questo sottobosco di criptovalute sa che l’investimento è ad altissimo rischio e che le possibilità di rivedere i propri denari sono prossime allo zero. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda i bitcoin.
La parola chiave che meglio descrive il fenomeno delle criptovalute è decentralizzazione. Attraverso queste monete virtuali, infatti, si cerca di aggirare quello che è il muro elevato dalle banconote istituzionali, come il dollaro o qualsiasi valuta emessa da una banca centrale. Euro, Yen o Sterlina, poco conta. Il mondo dei Bitcoin si muove in parallelo, sottotraccia, ed il grande potere finanziario che stanno acquisendo queste monete virtuali stanno per portare il mondo alla quinta rivoluzione finanziaria.
Quanto vale un bitcoin? Quali sono i vantaggi di questa criptovaluta?
I Bitcoin hanno variato il proprio valore nel corso del tempo. Il primo blocco di bitcoin è nato all’alba della crisi del 2008. Cinque anni dopo una di queste monete virtuali arrivava ad avere un costo di circa 15 dollari, mentre oggi un singolo bitcoin possiede un valore commerciale di circa 50.000 dollari. Un’impennata del 333.233%, un valore astronomico. Come si è giunti, però. Ad una simile cifra?
Sulla rete, sono attualmente disponibili circa 21.000.000 di bitcoin, e stando alle stime attuali circa l’88% di questi è già stata estratta. Nonostante questo, si prevede che ci vorrà circa un secolo per minare fino all’ultima criptovaluta.
Il vantaggio nel riscuotere un pagamento in bitcoin è semplicemente il risparmio, netto, che si ha sulla presenza di tassi d’interesse o di cambio. Il costo medio di una transazione, infatti, è ridotta di circa il 50% rispetto a quello delle banche internazionali. Questo è possibile grazie a degli smart contract, una forma di contratto intelligente che permette di aggirare l’intermediazione delle banche.
Come si estrae un bitcoin? Quali costi comporta?
Per estrarre un bitcoin, al giorno d’oggi, è necessario rivolgersi a delle aziende specializzate. Infatti, il costo varia dal numero di server utilizzati, dal paese in cui l’operazione viene compiuta e al costo dell’elettricità. Per estrarre un bitcoin, portando così avanti un’operazione di mining, si necessità di circa 20 Gigawatt per dieci minuti. Un consumo che, in Italia, equivarrebbe a circa 10.000 euro di bolletta al mese. Tra i paesi meno cari figurano il Venezuela e l’Islanda. Quest’ultima, grazie alle sue proprietà geotermiche, è un vero e proprio paradiso per gli estrattori di bitcoin. Secondo le stime globali, lo 0,89% di consumo di energia elettrica deriva proprio dall’attività di mining.
Il fenomeno dei bitcoin divenne popolare durante la crisi del 2008, quando questa moneta virtuale si trasformò in un bene di rifugio essenziale per tutti coloro che volevano scappare dagli eventuali prelievi forzosi dai conti bancari del governo. Ne fu un esempio Cipro. Greci e portoghesi, temendo che si potesse giungere allo stesso risultato, iniziarono a investire in maniera massiccia in questo mercato.
Perché i bitcoin hanno tanto successo in Africa?
Un altro continente in cui il bitcoin è diventato un fenomeno di massa è l’Africa. Questo avviene perché trasferire denaro attraverso i canali ufficiali come Westerunion e Moneygram comporta dei tassi del 10% al di sopra di determinate cifre. Grazie alle criptovalute, queste transazioni sono diventate decisamente più semplici e veloci, poiché si taglia l’intera componente degli intermediari. Per accedere a scambi di bitcoin, infatti, basta semplicemente scaricare una delle apposite app direttamente sui propri device mobili e da quello effettuare le operazioni.
I bitcoin, dunque, sono sicuri?
I bitcoin, dunque, sono diventati un fenomeno di massa perché rispettano le principali componenti del web. Sono veloci da trasferire, pratici e hanno valenza globale. Il rischio imprenditoriale, naturalmente, è presente. Il mercato è in costante evoluzione e i rischi sono sempre presenti. È necessario, dunque, ponderare ogni singola azione in questo mercato sempre attivo.