Storia dell’odontoiatria
L'odontoiatria è una disciplina molto antica, e le sue origini sono da ricercarsi all'interno di molteplici figure che hanno nei secoli preceduto quella del dentista: stregoni, alchimisti, monaci e barbieri, erano tutte persone che potevano praticare le più disparate tecniche di odontoiatria sui pazienti, dall'estrazione dei denti del giudizio fino anche alla cura delle carie. Per descrivere la storia di questa disciplina, dobbiamo tornare indietro di più di 7.000 anni, quando in un testo sumero si parlava dei "vermi dentali", ossia organismi invisibili che colonizzavano la bocca e poi depositavano il loro materiale fecale sulla superficie dei denti, facendoli apparire di colore scuro: non era altro che la descrizione delle carie, la cui eziologia era stata interpretata in base alle conoscenze mediche dell'epoca.
L’antichità
Anche gli egizi, nel 2.500 a.C parlavano di cure odontoiatriche, in particolare di processi di stabilizzazione dei denti instabili mediante l'utilizzo di fili di ferro, impiegati anche per la cura delle fratture alla mandibola. Il Codice di Hammurabi parla invece dell'estrazione dei denti tramite pinze, inferta come punizione per coloro che commettevano reati.
Andando avanti con gli anni, vediamo che anche i greci e i romani si occupavano di igiene orale, come per esempio Aristotele e Celso, entrambi autori di trattati di natura medica che riguardavano le pratiche di odontoiatria, con la descrizione del processo morboso e delle sostanze e procedure chirurgiche utilizzate per metterne fine. Passando agli anni dopo Cristo, vediamo che una popolazione particolarmente interessata e importante per l'odontoiatria è quella degli Etruschi, che praticavano una sorta di implantologia dentale utilizzando delle placche in oro: questo, oltre ad avere un motivo prettamente funzionale in caso di deciduità dentale, serviva anche per dimostrare la propria grandezza e la propria ricchezza.
Il medioevo
Nel medioevo, le esuberanze della medicina medioevale coinvolgevano anche l'odontoiatria: in questi anni erano infatti i monaci ad eseguire operazioni di natura medica a livello del cavo orale delle persone, spesso accompagnati da una figura a dir poco esilarante, se immaginata in questo contesto, ossia il barbiere. Infatti i barbieri, abituati a maneggiare lame e ad interagire con le persone, appoggiavano il monaco nella diagnosi e risoluzione del problema: il sacerdote si comportava da clinico, quindi individuava la causa alla base del disagio e prescriveva erbe e lozioni medicinali; il barbiere invece, dal canto suo, si comportava come un vero e proprio chirurgo, prestando la sua maestria con le lame per eliminare i denti danneggiati e compiere estrazioni.
La svolta avviene all'alba del 1400, quando la Francia pone il suo divieto ai barbieri di eseguire interventi chirurgici sui pazienti, visto l'alto rischio di questi interventi: anche dal punto di vista infettivo, basti pensare che all'epoca non esistevano sterilizzatori o lame usa e getta, quindi per questo spesso i barbieri utilizzavano la stessa lama per curare un ascesso dentale e per tagliare la barba a due persone diverse. È facile intuire come anche il minimo graffio sulla pelle attraverso una lama infetta potesse essere pericoloso, o addirittura letale.
Alla fine del 1500, Bartolomeo Eustachi ha scritto il primo vero manuale di anatomia dentale: questo rappresentò una vera e propria svolta, perché finalmente si iniziò a pensare all'odontoiatria come una pratica medica, e non più attribuibile a monaci o a soggetti privi di specializzazione e competenza in materia. Da questo momento in poi, con il susseguirsi dei secoli, questa branca della medicina ha fatto passi da gigante, fino a quando nel 1884 non sono stati introdotti anche i primi anestetici, principalmente a base di oppiacei o sostanze stupefacenti come la cocaina, poi sostituita con la novocaina dal chimico Einhorn nel 1901.
Parlando di igiene orale, il primo spazzolino moderno è stato inventato e commercializzato alla fine del '700, mentre per il filo interdentale si è dovuto aspettare fino al 1938. Lo spazzolino elettrico è stato invece sviluppato negli anni 60', e ha rappresentato una vera svolta rivoluzionaria per l'igiene orale della popolazione, seppure sia, ancora oggi, non molto diffuso rispetto allo spazzolino tradizionale.