Documenti necessari per il passaggio di proprietà
In Italia, vendere e acquistare automobili non è soltanto un atto da fare in maniera necessaria o meccanica. Per molti, questa attività si trasforma in una vera e propria passione, da difendere e coltivare nel corso del tempo. Non tutti, però, sono a conoscenza del fatto che per ogni veicolo acquistato è necessario effettuare il passaggio di proprietà: una registrazione dell’atto di vendita che attesta l’acquisto al Pubblico Registro Automobilistico.
Passaggio di proprietà: burocrazia inutile o atto necessario?
Questa pratica è quasi sempre a carico dell’acquirente e nelle relazioni commerciali con i concessionari sarà loro premura effettuare questa pratica burocratica. Nelle dispute tra privati, invece, le strade si dividono: da una parte si può cercare svolgere il compito in piena autonomia, dall’altra, invece, ci si può affidare a un’agenzia, che effettua il lavoro dietro una ricompensa pecuniaria.
Il passaggio di proprietà, in Italia, è un documento essenziale. Infatti, lo Stato cerca di calcolare il benessere delle famiglie italiane anche dal possesso di autovetture. Infatti, i veicoli fanno parte di quella serie di beni che vanno dichiarati al momento della compilazione dell’ISEE e dell’ISEU: gli indici di stabilità economica (per privati o per universitari) che determinano se il richiedente ha diritto, per esempio, a una borsa di studio o meno. Inoltre, si cerca anche di combattere in maniera determinante l’evasione fiscale: grazie a questa pratica burocratica, è impossibile non dichiarare i guadagni maturati dalla vendita della propria automobile.
Quali documenti sono necessari per effettuare il passaggio di proprietà?
Per effettuare un passaggio di proprietà servono alcuni, semplici, documenti, facilmente reperibili e che permettono di svolgere la pratica in piena autonomia.
In primo luogo, ovviamente, serve il libretto di circolazione del veicolo, che viene generalmente rilasciato al momento dell’acquisto. In caso questo fosse assente, potete procurarvene una copia presso la Motorizzazione Civile. Attenzione, però: nel caso questo documento fosse effettivamente assente, viene sconsigliato in maniera assoluta l’acquisto del mezzo di trasporto, poiché potrebbe essere frutto di attività illecite.
Proprio per evitare di cadere in trappole legate alla malavita, un altro strumento fondamentale è il Certificato di Proprietà Digitale, rilasciato dallo stesso Pubblico Registro Automobilistico e che serve a segnalare eventuali problematiche giudiziarie sul veicolo. E’ un po’ come se fosse la lista dei carichi pendenti sulla vettura: l’accesso a questo attestato è fondamentale e regolamentato da una password utilizzabile sul sito dell’Automobile Club Italia.
Inoltre, bisogna tenere presente che l’attuale libretto di circolazione verrà sostituito dal Documento Unico di circolazione e proprietà a partire dal 01 Luglio 2021. Questo atto è destinato a mandare in pensione entrambi i documenti appena citati e sarà decisamente più frequente con il passare degli anni. In questo caso, il DU sarà l’unico foglio da esibire in maniera indispensabile per svolgere il passaggio di proprietà.
Atro passaggio fondamentale sono i documenti d’identità relativi all’acquirente e al venditore del mezzo: per entrambi sono necessari carta d’identità e codice fiscale. In questo caso, per evitare di incorrere in truffe, è possibile fare una verifica del codice fiscale attraverso appositi portali online come il sito CalcolaCodiceFiscale.net disponibile in lingua italiana a questo indirizzo https://www.calcolacodicefiscale.net/?lang=ita. Infine, il modello dell’Autocertificazione TT2119, necessario e reperibile presso ogni sportello Automobile Club Italia presente sul territorio dello stivale.
Chiunque non abbia la possibilità di reperire questi documenti di persona può rivolgersi ad un’agenzia, che effettua il lavoro di ricerca a pagamento. Nessuno di questi documenti, però, è difficile da ottenere e per questo il consiglio è quello di procedere nella pratica in autonomia.
Una volta preparata tutta la documentazione e prodotta la dichiarazione unilaterale di vendita, questa dovrà essere controfirmata anche dal venditore. Subito dopo la firma, è necessario recarsi in Comune o in uno degli sportelli dell’Automobile Club Italia. A partire dal sigillo, si ha tempo sessanta giorni per effettuare il passaggio. Una volta scaduto il termine, si rischia di incorrere in pesanti sanzioni da parte dello Stato.
Si può effettuare questa procedura anche online, attraverso lo sportello telematico ACI, ma anche in questo caso bisogna accertarsi che tutti i documenti siano corretti, pena l’annullamento del passaggio.
Quanto costa effettuare un passaggio di proprietà?
Nonostante esponga a qualche rischio, effettuare il passaggio di proprietà in piena autonomia permette di ottenere un risparmio economico non indifferente. Le agenzie, infatti, chiedono una cifra compresa tra i 100 ed i 150 euro per lo svolgimento delle pratiche.
Il costo di questa pratica burocratica è direttamente proporzionale al numero di cavalli di cui è dotato il motore. Maggiore è la sua potenza, maggiore sarà il costo relativo al passaggio. Per stabilire correttamente la cifra, bisogna tenere in considerazione che il costo dell’Imposta Provinciale di Trascrizione incide per circa il 30% sul costo complessivo dell’operazione. Questa richiede un prezzo di 150,81€ per tutte le macchine con una potenza massima di 53kW, a cui vanno poi sommati 3,51€ per ogni unità successiva.
Una volta sostenuta questa spesa, gli altri costi sono fissi: 27€ per lo svolgimento delle pratiche da parte dell’ACI, 32€ di bollo da applicare sul documento, 48€ sempre di bollo, ma a Nota Libera. Infine, 10,20€ per la Motorizzazione civile e 27,06€ per l’aggiornamento del documento. Per un prezzo che varia, in maniera complessiva tra i 300 ed i 400 euro, a seconda della potenza del mezzo.