Esame di maturità 2023: cosa c’è da sapere?

Se per molti è il raggiungimento di un obiettivo, il risultato ultimo di tantissimi sacrifici, per molti altri cosa potrebbe essere? L'ennesimo ostacolo da evitare, schivare? Ebbene sì, stiamo parlando dei famosi esami statali, per gli istituti superiori di secondo grado.
Per questo 2023, risultato di vicende quotidiane sempre più disparate, le procedure varieranno ancora. Come dichiara il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, l'esame per la maturità tornerà ad assumere i connotati del periodo antecedente covid. Da antecedente qual'era, s'intende sottoporre gli studenti a due prove scritte e un colloquio orale con una commissione differenziata, di tre membri interni e tre esterni, con un presidente. Questo permetterà, a chi di dovere, nelle commissioni in sede di esame, di poter mettere alla prova i diplomandi con interrogazioni specifiche per singole materie, oppure a carattere generale, così da approfondire la conoscenza, dei cinque anni di studio, dell'alunno. Detto questo, entriamo nel dettaglio delle procedure scolastiche.
Come essere Ammessi
Come pratica rimasta pressoché invariata, per lo studente, è la questione riguardante l'idoneità dell'alunno a poter partecipare agli esami. Secondo specifiche ben affermate in ambito scolastico, il Consiglio di Classe come organo decisionale, stabilirà se ammettere o meno gli alunni, dopo averne attentamente analizzati i rendimenti ottenuti negli anni. Il diplomando dalla sua, non dovrà far altro che far registrare una media comportamentale superiore ai sei decimi, una presenza (in termini di ore) di almeno tre quarti del monte totale annuale. E infine, tra i fattori importanti, è il voto conseguito nelle materie, che dovrà essere superiore ai sei decimi, in una disciplina o in un gruppo di esse. Eventuali completamenti di ore scuola lavoro, o partecipazione prove invalsi potranno determinare il giudizio di ammissione.
Date e Orari
Dando per scontato che i requisiti siano stati conseguiti e le medie mantenute, i famosi 'scritti' hanno una datazione ben specifica. Ovvero 21 e 22 giugno di questo 2023, rispettivamente prima e seconda prova scritta. La prima prevederà circa sette tipologie di tracce, da cui l'alunno potrà scegliere, che riguarderanno analisi di testo, testi argomentativi o temi da sviluppare da zero. La seconda prova, quella d'indirizzo, riguarderà le materie specialistiche, scelte dallo stesso Ministro dell'Istruzione. Ad esempio gli alunni del classico, una prova basata su latino e greco, un perito geometra, su estimo. Entrambe le prove, avranno un periodo di conseguimento di sei ore. Effettuate queste, seguirà il tremendo 'esame orale', che da procedura standard sottoporrà l'alunno, a una serie di domande, a partire da un argomento a scelta. Terminando l'interrogazione, con la correzione degli 'scritti' effettuati e con eventuali quesiti e analisi su di essi.
Voti
Ogni prova prevede, un punteggio massimo ottenibile di venti, sia per gli 'scritti' che per l'orale. Ai citati, si sommano eventuali crediti scolastici, anch'essi con un massimo di quaranta e in casi particolari, cinque punti aggiuntivi, affidati dalla Commissione.
Considerazioni Finali
Pur avendo maggior chiarezza in questa tematica, può capitare, che qualcosa non vada nel modo giusto e quindi non ci si riesca a diplomare, al primo tentativo. Ma non bisogna abbattersi, poiché essendoci molti fattori che contribuiscono al percorso di studio, è difficile a volte far quadrare tutto. Ecco perché determinati organismi, come ''Isu Centro Studi'' esistono. Un ambiente di didattica innovativo, che prevede corsi regolari, sia diurni che serali, per studenti e lavoratori. Trattasi di esperimenti conseguiti con successo, in ambito di formazione di professori (con) alunni annessi, negli anni, partito dapprima nella regione laziale e poi sviluppatasi in tutta Italia. Dal lontano 1992 a oggi, passando dal cartaceo all'utilizzo dell'app per smartphone, per venire incontro all'esigenza di ogni studente e per la sua crescita culturale.