Perché è importante lavare spesso i denti

Lavarsi i denti, in realtà, non è tanto semplice quanto possa sembrare. Nonostante le indicazioni continue e costanti degli esperti, spesso detergere i denti due volte al giorno non è un’opzione possibile per tutti. Viaggi, impegni di lavoro, scuola, ritardi: sono milioni i plausibili motivi per saltare uno di questi fondamentali appuntamenti con la propria igiene orale.
Ci sono alcune regole che vanno seguite in maniera certosina: la prima riguarda la tecnica di lavaggio dei propri denti. Spesso, quando si parla di carie o placche, è la qualità del lavaggio il problema. La seconda, invece, è inerente alle tempistiche: quante volte al giorno, per quanto tempo, quanto deve trascorrere dai pasti. Sono tutte domande fondamentali a cui è necessario dare risposta.
Le regole d’oro di spazzolino e dentifricio: come spazzolare?
La prima raccomandazione è la tecnica di lavaggio. Generalmente, infatti, la maggior parte dei bambini e degli adulti che non riescono a curare la propria igiene orale è a causa del metodo. Lo spazzolino, infatti, va sfregato sulla superficie con un movimento verticale, dall’alto verso il basso. Una volta effettuata l’ondulazione in questo modo, lo spazzolino va poi mosso da destra verso sinistra.
Una volta fatto ciò, oltre alla parte frontale dei denti, l’operazione va ripetuta sia sull’arcata molare, sia all’interno della stessa. In questo modo, ci si assicura che tutta la superficie relativa ai denti venga pulita integralmente. L’uso del collutorio è particolarmente consigliato, in questo frangente, al fine di rimuovere qualsiasi residuo di cibo. Solo in questo modo si ottiene una pulizia perfetta.
Le regole d’oro dello spazzolino: per quanto tempo lavare?
Per quanto riguarda le tempistiche, invece, si tratta di appena dieci minuti al giorno. Cinque dopo la colazione e altrettanti dopo cena. Un’ulteriore pratica può essere quella di strofinare la dentatura anche dopo pranzo e dopo la merenda. Giusto un paio di minuti, in maniera tale da dare una pulita veloce.
La cosa migliore sarebbe quella di utilizzare questo tempo con uno spazzolino con setole medie o morbide. Fondamentale in questo frangente è scegliere un prodotto di affidata qualità. Inoltre, è altrettanto importante cambiare lo strumento utilizzato per l’igiene dentale.
Il filo interdentale: l’arma segreta per un’azione efficace
Nonostante tutte le precauzioni indicate, alcuni punti tra i denti sono irraggiungibili. In questo frangente, il filo interdentale è altrettanto importante. Va fatto almeno una volta al giorno, così da rimuovere ogni singolo frammento di agenti esterni.
Anche questa procedura, spesso, viene eseguita in maniera scorretta. Per una corretta igiene, bisogna avvolgere il filo intorno al dito medio di entrambe le mani. Il filo non deve essere teso, ma deve avere margine. In questo modo, esso passa in maniera più agevole tra lo spazio interdentale, decretando così’ una pulizia più accurata.
La bocca: un nido di batteri da contrastare con una tripla azione
La bocca, in fin dei conti, è il primo tratto del sistema digerente e un ricettacolo di germi e batteri. Per questo è fondamentale poter agire con tempismo su tutta la superficie. Lo spazzolino effettua la maggior parte del lavoro, con un’azione efficace e duratura. Il collutorio deve agire in qualità di disinfettante, andando a proteggere e rigenerare la gengiva.
Infine, il filo interdentale va a rimuovere ogni singolo residuo dallo spazio interdentale. Solo la triplice azione di questi detergenti orali può portare a una perfetta igiene orale. Ecco perché è importante avere sempre a portata di mano questi strumenti.
Esistono, infatti, delle pratiche versione da viaggio di questi elementi. Uno spazzolino componibile con dentifricio, mini collutorio e un metro di filo interdentale. Tutto raccolto in una pochette: più pratico di così?