Creare il vuoto assoluto è ora possibile

Avete mai pensato al funzionamento di una ventosa e a quale magica qualità le permetta di rimanere adesa perfettamente ad una superficie? Avete mai pensato al motivo che la rende così forte da reggere a qualsiasi nostro tentativo di strapparla portandoci a riflettere ed a porci delle domande in merito alla nostra reale forza e mascolinità ?
Questa cosa mi ha sempre incuriosito e personalmente mi ha portato a farmi domande e darmi alcune risposte. Da bambino ad esempio ho assistito ad ad una scena molto strana, una specie di “magia” attraverso la quale una campana di vetro veniva appoggiata sopra ad un tavolo e dopo aver azionato una pompa diventava impossibile poterla muovere.
E’ una questione di pressione ?
La “magia” descritta sopra è alla base di quelle simpatiche attrezzature che servono anche a confezionare il cibo sottovuoto, le quali agiscono togliendo gas da un ambiente per portarlo all’esterno creando il vuoto al suo interno.
Potremmo in questo caso parlare di pressione e di tutte le unità di misura utilizzate per misurarla ma non penso interessi a qualcuno.
A noi basta sapere che fino a che la pressione interna ed esterna di un ambiante rimangono uguali va tutto bene mentre se iniziamo a creare il vuoto al suo interno, togliendo aria, ecco che arriva l’effetto ventosa e la “magia” descritta sopra si avvera nuovamente.
E’ possibile farlo… e come ?
La risposta è Si! E’ possibile farlo, ma in questo caso avremmo disperatamente bisogno di un attrezzo a molti ignoto che prende il nome di “pompa da vuoto”. La pompa da vuoto è il classico esempio di strumento molto utilizzato in qualsiasi ambito, ma di cui non si conosce l’esistenza o almeno non lo si conosce abbastanza.
Eppure, le applicazioni di una pompa da vuoto sono molteplici in campo industriale e, nondimeno, in tutti quei casi in cui creare il vuoto risulta necessario o molto conveniente.
E’ possibile addirittura trovare in rete tutorial finalizzati alla costruzione di pompe da vuoto artigianali modificando compressori o addirittura dei semplici sturalavandini, cosa che personalmente non consiglio anche se siamo italiani e quindi amanti del fai da te ed estremamente sicuri delle nostre potenzialità.
Al momento pero’ aspettate a guardare i tutorial e rimanete qui perchè c’è ancora qualcosa da dire a riguardo di uno strumento che viene utilizzato anche per attrezzature ed elettrodomestici che vengono utilizzati tutti i giorni come il frigorifero, l’automobile, il condizionatore ecc..
Per ogni componente in cui c’è bisogno di togliere aria, anche per inserire in seguito un altro elemento, entra in gioco la nostra ormai famosissima “pompa da vuoto”.
Non vogliamo fare un corso tecnico in merito a questa attrezzatura ma è giusto rispondere alle curiosità iniziali dicendo che è possibile creare ambienti di depressurizzazione e che esisto oggi diversi dispositivi che rispondono a diverse esigenze o per meglio dire il medesimo dispositivo costruito con caratteristiche differenti.
In particolar modo è possibile distinguere le nostre pompe da vuoto in base alla velocità di pompaggio e alla portata, per fare una prima grossolana differenza, senza entrare in tecnicismi vari.
Le pompe da vuoto possono essere costruite in diversi materiali, come la gomma o la plastica e avere diversi tipi di funzionamento, come quelle manuali o a membrana, tutti comunque basati sul principio meccanico che abbiamo descritto, cioè trasportare il gas dall’interno di un ambiente in cui vogliamo creare il vuoto al suo esterno.
In campo industriale viene soprattutto utilizzata la pompa da vuoto rotativa che lavora attraverso un dispositivo rotatorio che aspira, comprime ed espelle il gas dalla camera da vuoto.
Affascinato dai laboratori chimici dai tempi dagli anni 90, attraverso film come “Ritorno al futuro”, è stato facile per me cercare di capire come tale attrezzatura potesse essere utilizzabile in questo ambito vista la necessita di dover separare degli elementi o semplicemente spostarli,
La risposta è arrivata chiara e forte attraverso la conoscenza di una pompa da vuoto capace di lavorare con agenti chimici aggressivi per la sua elevata “resistenza chimica” e che sfruttando la differenza di pressione al suo interno permette lo spostamento di vari liquidi. Una “magia” ancora più grande, che vorrei cercare di capire e poter raccontare in un prossimo articolo