Produzioni fallate e prodotti difettosi: come migliorare gli standard produttivi e ridurre gli sprechi
All’interno di aziende produttive possono capitare peggioramenti della qualità dei prodotti che, apparentemente, sembrano inspiegabili. Tuttavia l’impiego di taluni materiali da imballaggio o di lavorazione possono causare un problema invisibile ad occhio nudo ma che, nel tempo, può incidere molto negativamente sull’intera produzione. Ci riferiamo all’accumulo di cariche elettrostatiche che, come vedremo, comportano attrazioni di polveri sui materiali, inceppamenti dei macchinari e persino incendi ed esplosioni.
Standard di qualità e problematiche delle produzioni
Le cariche elettrostatiche sono un fenomeno tipico di ambienti produttivi che trattano materiali a carica neutra e possono essere contrastate installando barre ionizzanti come quelle che trovi presso questa azienda specializzata. Grazie a questa soluzione, infatti, è possibile tornare ai ritmi produttivi di sempre e ridurre in modo considerevole le produzioni fallate o difettose.
Com’è noto il mercato nazionale ed internazionale è controllato da una serie di norme di qualità e di standard di sicurezza tali per cui l’immissione delle merci prodotte in vendita deve superare test molto rigidi a tutela dei consumatori. Questo è vero soprattutto in campo alimentare, cosmetico e farmaceutico, ambiti che influiscono in modo diretto sulla salute delle persone. Per tali ragioni un lotto produttivo difettoso, ovvero inadeguato al superamento di tali controlli, rischia di finire direttamente nell’immondizia, causando notevoli sprechi di risorse, materie prime e tempi di lavoro.
Imballaggi, confezionamenti e rollature
È quanto accade negli impianti che lavorano materiali a carica neutra in modo diretto o indiretto. Ci riferiamo a polveri alimentari e fibre di tessuto ma anche a tutti gli impianti che utilizzano materiali plastici per gli imballaggi. In questi impianti i materiali neutri a contatto con le superfici dei macchinari danno vita al fenomeno dell’accumulo delle cariche elettrostatiche che, come anticipato poc’anzi, possono causare numerosi problemi apparentemente inspiegabili.
Innanzitutto le cariche elettrostatiche provocano il sollevamento di polveri e piccoli materiali leggeri per cui questi fuoriescono dalle confezioni o causano il disallineamento dei prodotti sui nastri trasportatori. Questo significa che i macchinari si inceppano e devono essere fermati per ripristinare il giusto corso della linea produttiva, causando perdite di tempo e di risorse. L’inceppamento dei macchinari si ripercuote negativamente anche sul lungo periodo perché provoca danneggiamenti continui che, giorno dopo giorno, invecchiano i macchinari prima del tempo, accorciandone il ciclo di vita.
Come risolvere sprechi e pericoli con un’unica soluzione?
Quando un lotto produttivo risulta fallato, inoltre, le aziende sono costrette a cestinare il prodotto finito e a sprecare ingenti quantità di materie prime, con dirette conseguenze negative anche sui bilanci. Quindi si verifica un circolo vizioso di sprechi, perdite di tempo e di denaro che, in breve tempo, comporta un peggioramento generale della qualità e della solidità del sito produttivo. Infine le cariche elettrostatiche generate dal contatto tra materiali a carica neutra e macchinari si ripercuote negativamente anche sulla salubrità del luogo di lavoro. Nel nostro ordinamento vige il Testo Unico in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro che impone precise norme di tutela delle persone attraverso adempimenti obbligatori.
Le cariche elettrostatiche sembrano innocue ma, nell’ambito di un sito produttivo, possono trasformarsi in una problematica fatale. Difatti possono innescare incendi ed esplosioni e, quindi, contribuiscono a rendere il luogo di lavoro tutt’altro che sicuro. Questo problema riguarda la quasi totalità degli ambienti produttivi, da quelli ad alta tecnologia in campo di automotive e metallurgia a quelli agro-alimentare o di beni di largo consumo come giocattoli, farmaci e oggettistica varia.
La soluzione più interessante consiste nelle cosiddette barre antistatiche o ionizzanti, soluzioni capaci di neutralizzare gli accumuli e ripristinare il giusto ritmo di lavoro e i massimi standard di sicurezza in azienda.