Umidità sui muri: risolvere il problema definitivamente
L’umidità sui muri è un problema piuttosto comune nelle abitazioni. Chi non si è mai trovato ad avere a che fare con macchie gialle o di colore scuro sulle pareti di casa? Al di là della compromissione a livello estetico, l’insorgere di macchie sui muri è un indizio evidente di un problema ben più grave.
A repentaglio c’è la salute delle strutture murarie, ma anche o soprattutto quella dei nostri polmoni. L’umidità è l’anticamera di muffe e batteri, libere di proliferare sui muri di casa nostra. Cosa fare allora? In questo articolo cercheremo di dare alcuni consigli utili per risolvere il problema in maniera definitiva.
Prima di iniziare però, è bene essere sicuri che il problema in questione riguardi problemi strutturali e non perdite d’acqua: in questo caso, infatti, bisogna chiamare un valido idraulico che si occupi di questo tipo di problemi. Se non ne conosci puoi cercare sul web. Ad esempio, nella città di Firenze è presente un servizio idraulico professionale che puoi trovare su www.idraulicofirenzeeprovincia.it.
Umidità sui muri: le differenti tipologie
Prima di procedere con la disamina delle possibili soluzioni da adottare, sarebbe utile chiarire la natura del problema. Il fenomeno dell’umidità sui muri, infatti, può avere origini diverse, pertanto conoscerne la causa precisa rappresenta il primo passo per trovare la soluzione più adatta per la propria abitazione.
Cominciamo con l’umidità da infiltrazioni: questa può essere causata da danni all’impianto idrico, come la rottura di tubazioni; talvolta è, invece, l’acqua dovuta alle piogge ad infiltrarsi attraverso alcuni punti deboli della struttura muraria, provocando la comparsa delle macchie.
Una seconda tipologia è l’umidità da condensa, alla cui base vi è un cambiamento di stato: a causa di uno sbalzo termico improvviso il vapore acqueo diventa liquido e corre nelle pareti favorendo l’insorgenza di muffe. Il fenomeno si verifica soprattutto in corrispondenza dei cosiddetti ponti termici, ossia in quei punti dove si registrano delle variazioni a livello di spessore murario, come pilastri e davanzali.
La risalita dell’acqua dalla pavimentazione verso il soffitto è ciò che determina la cosiddetta umidità da risalita, come si evince dal nome. I segni di questo terzo tipo di umidità, ossia macchie, muffe e distacco dell’intonaco, sono maggiormente visibili al piano terra delle abitazioni e a livello dei pavimenti.
Come risolvere il problema dell’umidità sui muri
Fatto il punto sulle diverse tipologie di umidità, vediamo ora di capire come è possibile intervenire per risolvere il problema una volta per tutte.
In caso di umidità da condensa la soluzione più efficace consiste nella realizzazione di un cappotto termico in grado di isolare la struttura muraria e limitare la dispersione di calore. In alternativa si può optare per una soluzione meno invasiva, ossia l’utilizzo di particolari tipi di intonaci: dalle proprietà termoisolanti e deumidificanti, questi intonaci “speciali” sono in grado di svolgere una funzione analoga a quella del cappotto termico.
Il problema maggiore legato all’umidità di risalita è la proliferazione di muffe. A favorirne la comparsa ci pensano le efflorescenze saline. Di cosa si tratta? L’acqua che risale per capillarità lungo le pareti contiene dei sali che, in seguito al processo di evaporazione, tornano in superficie cristallizzandosi. Si vengono così a formare dei depositi di sale che si diffondono sui muri causandone un rigonfiamento. Un’altra conseguenza di questo fenomeno è il distacco dell’intonaco. Come procedere? Una prima opzione consiste nel ricorso a guaine impermeabilizzanti in grado di creare un distacco nella muratura. Per ostacolare la risalita dell’acqua è, inoltre, possibile ricorrere a delle miscele chimiche, che hanno il medesimo scopo di formare una barriera protettiva. Una terza opzione, altrettanto efficace, è affidarsi a specifici prodotti anti-muffa: questi devono essere stesi sulle superfici coinvolte e svolgono una doppia azione, igienizzante e detergente.
Per risolvere il problema dell’umidità dei muri alla base, sarebbe opportuno migliorare l’areazione della propria abitazione. Solitamente gli ambienti maggiormente colpiti dal fenomeno sono il bagno, la cucina, gli scantinati e, in generale, le stanze poco ventilate.
Poiché prevenire è meglio che curare, val la pena di considerare l’acquisto e l’utilizzo di deumidificatori portatili, facilmente trasportabili tra le varie stanze. In alternativa, si può provvedere a far installare un impianto di ventilazione controllata, in grado di garantire un ricambio d’aria costante.